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Quid pro quo

Quid pro quo. I tell you things, you tell me things.

Come possiamo definire in inglese uno “scambio di favori” da cui trarre reciproco beneficio - il nostro “do ut des”, tanto per intenderci?


Il significato letterale della locuzione latina do ut des (molto frequente) è “io do, affinché tu dia”, ovvero: faccio qualcosa, in cambio di qualcos’altro (= entrambe le parti devono ricavare un vantaggio).

Anche in inglese possiamo esprimere l’idea di “something for something else” con una locuzione latina… che però non è la stessa 😁, bensì:


🚩 quid pro quo = something that is given or received in return for something else (Cambridge Dictionary), ossia qualcosa che viene dato o ricevuto in cambio di qualcos’altro. Proprio come do ut des, anche quid pro quo è un’espressione estremamente diffusa (nel #businessenglish, e non solo): la frase in copertina è tratta dalla celebre scena di The Silence of the Lambs (Il Silenzio degli Innocenti) in cui il Hannibal Lecter spiega all’agente FBI Clarice Starling i termini del loro accordo, proponendo, appunto, uno scambio alla pari. Ma vediamo altri esempi:


📝 Perhaps we can help each other out here, quid pro quo.


📝 The corporate mind always looks for quid pro quo


📝 In politics nobody does something for nothing: there’s always a quid pro quo involved.


📌 Come si evince dall’ultimo esempio, l’espressione può anche avere valore negativo, e denotare un comportamento illegale - una vera e propria “tangente/mazzetta”, ottenuta in cambio di favori o concessioni. Ovviamente, come precisa il Merriam-Webster: “Every bribe is a case of quid pro quo, but not every quid pro quo is a case of bribery!


💡 È interessante notare che in italiano l’espressione qui pro quo (derivata sempre da quid pro quo, secondo la Treccani) significa invece “equivoco” o “malinteso” (letteralmente: “qualcosa al posto di qualcos’altro”). Quindi… occhio! 😉

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