Come possiamo descrivere (in inglese), un “fuoriclasse”, qualcuno che - nel proprio campo - è “una spanna sopra gli altri”?
Cominciamo col dire che l’inglese ci offre un’infinità di parole, dai più comuni champion, ace, star, alle infinite declinazioni dello slang. Se però vogliamo sottolineare con maggior forza la superiorità di questo lollapalooza, possiamo ricorrere alla bella dicotomia play chess / play checkers. Ad esempio:
📝 She’s playing chess, when everyone else is playing checkers.
🚩 Il detto (non me ne vogliano gli appassionati di dama) nasce dal presupposto che gli scacchi siano un gioco molto più complesso e sofisticato (anche se fatto sulla medesima scacchiera, “the 64 squares”), che richiede un’acuta capacità di analisi della situazione, tenendo in considerazione molteplici fattori e pianificando una strategia vincente a lungo termine.
L’espressione funziona molto bene nel #businessenglish, come suggerisce questa frase di Mark Miller, autore del libro “Chess Not Checkers - Elevate Your Leadership Game” (2015):
📝 “If you want to build a high-performance organization, you’ve got to play chess, not checkers”
Ma anche in ambito politico e giornalistico, come dimostra questo breve estratto da The New York Times (2011):
📝 “President Obama’s staunchest supporters […] are always convinced that he’s the smartest man in the room, that he’s always playing chess when others are playing checkers”.
Anche se la frase che ha fatto decollare la popolarità dell’idiom è quella di Kobe Bryant (instancabile perfezionista, noto per la disciplina e la dedizione maniacale con cui studiava gli avversari), divenuta un modo per descrivere la ricerca dell’eccellenza:
👑 “These young guys are playing checkers. I’m out there playing chess”.
E qui la domanda (introspettiva e finale) nasce spontanea: “Do you feel you’re playing chess… or checkers?!” 😉