I can teach you how to bewitch the mind and ensnare the senses...
But I cannot make you bilingual in 30 days.
Attributed to Professor Severus Snape
Negli ultimi tempi il mio feed sulle piattaforme social è straripante di annunci che promettono di trasformare chiunque in un fluent English speaker in pochissimo tempo - lo span varia da 8 a 90 giorni. Wow!
Ognuno dei metodi proposti ha rigorosissime basi scientifiche: alcuni agiscono sulla persona “in modo fisiologico”, altri attivano "meccanismi neurali" finora sconosciuti, altri prendono in prestito le “4 tecniche” usate da FBI, CIA e (perché no?) NASA 🚀 per imparare velocemente le lingue. Tutti fanno riferimento a scoperte di noti neurolinguisti di Harvard (o Yale). E tutti (che ve lo dico a fare) stanno rivoluzionando il modo di apprendere l’inglese.
Il core message è sempre quello: 1) il bilinguismo è alla portata di tutti e si può ottenere in breve tempo con un impegno di pochi minuti al giorno; 2) il metodo è infallibile, funziona persino (e questa è la chicca) sugli “over 50” 😅
Ovviamente, non posso condensare in un solo post tutte le reazioni (anche violente 😁) che questo tipo di comunicazione mi provoca. Però, vorrei ribadire due o tre concetti base:
l’elisir di mandragola, capace di sbloccare il madrelingua che è dentro di noi, non esiste
la pozione polisucco che trasforma il nostro accento in quello di Benedict Cumberbatch, non esiste
il distillato che ci farà conversare amabilmente con un texano in due settimane, impegnandoci 6 minuti al giorno, non esiste.
E soprattutto, una volta acquistato l’intruglio… non basterà un controincantesimo a farvi rimborsare 🙄
Naturalmente, esistono invece:
metodi di apprendimento più efficaci
contenuti di qualità
programmi meglio strutturati
insegnanti capaci (preferibilmente entusiasti, e in grado di trasmettere questa passione)
piattaforme e tecnologie fantastiche che… possono svoltarci la giornata!
Il dominio di una lingua è il risultato di tanti piccoli sforzi, in ambiti diversi, fatti con continuità, e con la compagnia giusta. Soprattutto (let me say it again), contano:
pratica costante e un atteggiamento costruttivo (un consiglio? un'attività ludica in inglese)
un approccio positivo, e un buon mix di pazienza e ironia (perché il viaggio sarà lungo, ma anche divertente)
obiettivi concreti, e aspettative realistiche
tanta, tantissima sana curiosità.
Quasi sempre, sarà un mix di tutti questi ingredienti, a funzionare - e a farvi progredire più rapidamente.
Quindi, per questo Natale, fatevi (e fatemi) un regalo: let’s cut the bullsh*t - all together! 😎
E, per impartire il messaggio, mi affido a Severus Piton (Severus Snape, in originale), il mitico professore di Pozioni di Hogwarts, che resta il mio personaggio prediletto della saga di Harry Potter. No magic, I’m afraid!